Exposição “Entorno”: Osias André

Mostra "Entorno": Osias André

TRASLOCO

Osias André, originario del Mozambico, è emigrato in Portogallo quattro anni fa dove ha vinto tre borse di studio della scuola d'arte indipendente Ar.Co, un'istituzione dedicata alla sperimentazione e alla formazione artistica. Osias ha iniziato a dipingere all'età di 8 anni e ha iniziato la sua carriera artistica con l'illustrazione grafica, producendo una collezione di libri. Per lui la pittura richiede una digestione più lenta e indiretta. Nei dipinti in mostra si può notare una ricerca di identità, legata alle sue origini africane, attraverso una pratica di studio tradizionale europea. Il risultato sono dipinti suggestivi in cui colori, forme e contenuti agiscono in equilibrio, appropriandosi della pratica pittorica occidentale per far emergere elementi di resistenza culturale africana di fronte a secoli di egemonia eurocentrica. Osias vive e lavora a Lisbona.

  • Lo spostamento delle composizioni pittoriche classiche incentrate sull'euro verso nuovi ambienti;
  • Manipolazione di colori e forme;
  • Rafforzare la propria identità, allontanandosi da casa;
  • Un equilibrio tra la sensibilità della diaspora africana e la preoccupazione europea per la teoria e la ragione.
Exposição “Entorno”: Eduardo Dias

Mostra "Entorno": Eduardo Dias

IMPERMANENZA

Eduardo Dias è un biologo di San Paolo, Brasile, e attualmente lavora alla Mackenzie Presbyterian University come tecnico di laboratorio presso il Biosciences Research Centre. Il suo lavoro lo porta a visitare biomi brasiliani come il Pantanal, il Cerrado e la foresta pluviale atlantica, oltre a molte altre destinazioni, e la fotografia svolge un ruolo importante durante i suoi viaggi. La usa come strumento per dare sfogo alla sua immaginazione, ma anche come mezzo per creare un repertorio didattico in cui la sua conoscenza della biologia incontra l'arte. Il suo obiettivo è mostrare la bellezza della natura attraverso immagini sensibili, esaltandone le strutture organiche e le singolarità. Per Eduardo, questa unione di forze tra arte e biologia è un modo per metterci in guardia dall'ambiente in cui viviamo e da tutto ciò che ci circonda.

  • Catturare paesaggi e specie come monito per l'imminente minaccia alla natura;
  • Demistificare le idee sul mondo naturale elogiando la bellezza della sua realtà;
  • Ridurre la distanza tra le persone e il loro ambiente.

 

Exposição “Entorno”: Gabriela Albuquerque

Mostra "Entorno": Gabriela Albuquerque

IMPERMANENZA

Gabriela Albuquerque è un'artista brasiliana che vive e lavora a Cascais. La sua ricerca attuale si concentra sui paesaggi e sul loro ricorrente svolgersi al di là della tradizione accademica storica di questo genere. La ripetizione quasi compulsiva delle immagini cerca di esaltare il paradosso tra permanenza e impermanenza di ciò che ci circonda, di ciò che è familiare ma anche effimero. La scelta dei dipinti a olio, che seguono una tradizione secolare, mette in discussione la continuità di certe pratiche che resistono nonostante le continue innovazioni. Più che registrazioni di momenti e luoghi, sono anche un tentativo - forse fallito - di rendere permanente ciò che è effimero. Le opere qui esposte rafforzano l'idea che siamo noi ad essere transitori, non gli spazi che occupiamo.

  • I paesaggi ci osservano, non il contrario;
  • Paesaggi naturali che ricordano l'impermanenza umana.
Exposição “Entorno”: Martim Meirelles

Mostra "Entorno": Martim Meirelles

DOCUMENTAZIONE

Martim Meirelles è un fotografo americano che vive e lavora a New York. Discendente portoghese, Martim si muove tra Stati Uniti, Portogallo e Mozambico. La sua ricerca fotografica documenta vite umane che vivono ai margini della prosperità economica e che condividono la comune origine linguistica portoghese. Il suo lavoro si concentra sulla bellezza, il dolore e la gioia, sottolineando la capacità dell'artista di affrontare ogni soggetto con una profonda sensibilità visiva. Le fotografie qui presentate sono il risultato di un soggiorno di un anno presso l'orfanotrofio Madre Maria Clara in Mozambico nel 2017 e di una residenza d'artista a Nazareth nel 2014.

  • Documentazione di vite e tradizioni;
  • Esposizione alla condizione umana.
Exposição “Entorno”: Juliana Matsumura

Mostra "Entorno": Juliana Matsumura

TERRITORIO

Juliana Matsumura è brasiliana e vive attualmente a Lisbona. Si è diplomata in disegno presso la Scuola Ar.Co e ha studiato Tessile e Moda alla USP. L'artista è membro di Risco Coletivo, un collettivo di pratiche di disegno contemporaneo. Il disegno è il suo principale mezzo di espressione e utilizza diversi strumenti, come l'incisione, la fotografia e la pittura. La serie qui presentata fa parte del suo lavoro "Memorie d'acqua", che affronta il contatto più stretto con la sua ascendenza giapponese e la sua traiettoria di immigrata brasiliana in terra lusitana. La qualità sconosciuta dei territori stranieri è esposta attraverso sfumature diffuse come macchie scure. Le forme richiamano ricordi sfocati che si fondono con le aspettative legate al processo migratorio. Juliana è in grado di creare nuovi territori in cui sono presenti contemporaneamente il peso dell'ascendenza e la novità di nuove esperienze.

  • Fiumi che conducono a territori condivisi e che portano con sé la memoria di un'ascendenza perduta;
  • Il flusso dell'acqua è responsabile dell'alterazione dell'ambiente circostante.
Exposição “Entorno”: Natália Loyola

Mostra "Entorno": Natália Loyola

In viaggio

Natália Loyola è laureata in Comunicazione Sociale e Giornalismo e sta studiando per un master in  Antropologia - Culture Visive presso la Nuova Università di Lisbona. La sua ricerca è incentrata sull'esercizio di osservazione dei luoghi in cui circola, soprattutto all'interno dei paesaggi urbani. Le sue fotografie fungono da costruzione immaginaria di marcatori territoriali del suo processo migratorio, visti nelle loro interazioni con la città stessa e i suoi abitanti. La percezione sensibile di Natália si basa su dualità quali: movimento vs. immobilità; nomade vs. sedentario; reale vs. immaginario ed evoca un senso di familiarità in relazione ai temi di ogni immagine. Le opere presentate riflettono lo studio dell'artista sullo spostamento come esercizio di critica del corpo. Natália vive ad Almada e lavora in tutto il mondo.

  • Camminare come pratica critica del corpo;
  • L'esercizio di creare un luogo dalla vita quotidiana;
  • Mappare campi immaginari attraverso l'appropriazione di spazi fisici.